Bernard Stiegler una lezione di Ippolita

Giovedi 23 Marzo ore 13-15, aula 5 Palazzo Hercolani, Bologna

Bernard stiegler, una lezione di Ippolita per il ciclo “Lavoro e Care Regimes” di Emanuele Leonardi

Palazzo Hercoleni Scienze politiche

Ippolita propone una lezione sul pensiero di Bernard Stiegler a partire dalle pubblicazioni dell’autore che che sono state inserite nella collana Culture Radicali curata dal gruppo per Meltemi editore

Bernard Stiegler La società automatica (2019)

La società automatica risponde politicamente e teoreticamente alle previsioni di un’eclissi dell’impiego salariato in Europa causata dall’automatizzazione generalizzata della produzione. La sua risposta, tuttavia, si estende anche alla crisi finanziaria, alla decadenza dei saperi, al potere dei big data, allo sfruttamento 24/7 delle facoltà cognitive e alle innovazioni dell’intelligenza artificiale, così come all’emergenza ecologica relativa al cambiamento climatico.

Bernard Stiegler La miseria simbolica 1. L’epoca iperindustriale

Quello a cui stiamo assistendo oggi è un processo di digitalizzazione estrema e assoluta, un processo che mira a innovare l’infrastruttura tecnologica della nostra società, ma a causa del quale stiamo perdendo ogni possibilità di identificazione. La “miseria del simbolico” di cui parla Bernard Stiegler non è soltanto quel triste vuoto che viveva il proletario alienato dal lavoro, ma anche il vuoto d’esperienza del consumatore odierno, privato della possibilità di determinare i propri desideri e totalmente condizionato dalle logiche di consumo. L’estetica è l’arma privilegiata della tecnologia industriale, e il cinema il suo campo di battaglia preferito: entrambi concorrono ad avvelenare l’esperienza individuale e collettiva. Tuttavia, è proprio nel cuore di questi due campi che l’autore rintraccia l’antidoto per sfuggire alla miseria antropologica che stiamo vivendo e per ritrovare quel sentimento comune che è condizione preliminare e necessaria alla vita pubblica.

Bernard Stiegler La miseria simbolica 2. La catastrofe del sensibile

Nell’epoca della più imponente intensificazione dei fenomeni legati alla digitalizzazione e alla comunicazione tecnologica, è ancora alla figura dell’artista che Bernard Stiegler assegna un ruolo di assoluta centralità: quale “operatore di transindividuazione”, l’artista sembra essere l’unico in grado di contrastare quella “miseria simbolica” già definita come la progressiva perdita di ogni possibilità di individuazione generata dal vuoto di esperienza del consumatore odierno.
La catastrofe del sensibile prosegue la riflessione avviata con il primo volume dell’opera, L’epoca iperindustriale, allo scopo di tracciare un’organologia generale della téchne nella sua funzione di farmaco e non di veleno, così da mettere a punto quelle che possono presentarsi come le “nuove armi” di una guerra estetica ancora da combattere.

Bernard Stiegler (1952-2020) è stato un filosofo francese contemporaneo di calibro mondiale, impegnato nell’ambito della filosofia della tecnica, sullo sfondo di uno stretto intreccio tra estetica e politica. Tra i suoi libri tradotti in italiano: Amare, amarsi, amarci (2014); La società automatica (2019); L’ingovernabile (con R. Ronchi, 2019); L’assoluta necessità (2020); L’immunità della filosofia (2021); La miseria simbolica 1. L’epoca iper-industriale (2021).