Tecnologia Gamificazione e Conflitto

Domenica 16 Dicembre
ore 15.00

La Strada Via Francesco Passino 24, Roma

Delega cognitiva e gamificazione dell’esperienza sociale

al CSOA La Strada

massimo 25 partecipanti
iscrizione gratuita: scrivere a csoalastrada@gmail.com 

Nel corso del workshop verrà proposta una decostruzione critica delle
interfacce web commerciali, facendo emergere gli elementi compositivi
legati alla gamificazione dell’esperienza dell’utente. Inoltre verrà
messa a fuoco la relazione che mente e cervello instaurano con i
dispositivi digitali, ponendo l’attenzione sui vari meccanismi di delega
che questi comportano sotto il profilo cognitivo.

Il workshop verrà suddiviso secondo la seguente tripartizione:

• Accenni di Gamificazione
Introdurre gli elementi compositivi dell’interfaccia gamificata:
competitività, classifiche, livelli, ricompensa/meccanismo premiale,
accumulo.
• Gamificazione delle interfacce
Analisi e confronto critico di social, smartphone, ecc. con le
interfacce dei giochi presentati in video.
• Delega Cognitiva: emotiva e relazionale Comprensione dei meccanismi di
delega agli strumenti tecnologici, dalla memoria ai bisogni relazionali.

Contro la Tecnocrazia

La tecnocrazia si basa sulla gestione di desideri e bisogni, individuali e collettivi, da parte di esperti e sistemi tecnologici che monopolizzano i saperi-poteri tecnico-scientifici.

La parola tecnocrazia deriva etimologicamente da potere (krátos) e da tecnica (techné); per estensione, si riferisce ai tecnici in generale. È quindi del tutto aliena all’ideale democratico, nel quale i membri della comunità, coloro che formano il popolo (demos), partecipano alla presa di decisione e si responsabilizzano nella (auto)gestione delle conoscenze. L’idea fondamentale che accomuna le diverse tipologie di tecnocrazia è che la vita individuale e collettiva deve essere (etero)gestita da esperti, competenti nella varie scienze e tecniche, considerati i soli in grado di implementare “la” soluzione “migliore”. L’economia dovrebbe quindi essere gestita solo da economisti, le città disegnate esclusivamente da urbanisti, la salute curata unicamente da medici patentati, e così via. Come si decide chi sono gli esperti? La risposta tradizionale è che siano “di chiara fama”, che abbiano quindi un curriculum pubblicamente riconosciuto e valutato eccellente, ma di fatto l’appartenenza a una categoria di esperti è di solito determinata da gerarchie opache.

L’ideologia tecnocratica è multiforme, concettualmente inafferrabile e politicamente promiscua: non si presenta quasi mai in quanto tale, è capace di indossare le vesti ideologiche più varie. È un’ideologia adatta a tutte le stagioni.

L’unico movimento politico che si è definito tecnocratico in maniera esplicita vide la luce negli USA in seguito alla crisi finanziaria del 1929, la Grande Depressione. Un gruppo di ingegneri che facevano capo a Howard Scott promossero un sistema di ingegneria sociale radicale che battezzarono Tecnocrazia. L’obiettivo era sostituire le deliberazioni politiche ed economiche con procedimenti tecnici e protocolli per la presa di decisione presumibilmente scientifici, neutrali e oggettivi.

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