Giovedì 24 Maggio
14.30- 18.30

Gamificazione, formazione per insegnanti educatori

BORGORETE in collaborazione con KIDSBIT FESTIVAL ha organizzato un interessantissimo laboratorio esperienziale per insegnanti, educatori, cittadini e neofiti del digitale sul tema dei processi di “gamificazione” della società, tra corpo analogico e corpo digitale.

Non è necessario avere competenze di base per prendere parte a questo stimolante confronto che sarà guidato dal ricercatore Alessio Andriolo, basterà dimostrarsi curiosi verso quella che, nel contesto contemporaneo, costituisce una conoscenza di base ormai imprenscindibile per chi opera nel campo dell’umano.
L’iscrizione al seminario è obbligatoria e va comunicata tramite mail a cult_at_borgorete.it
La partecipazione prevede una quota di partecipazione di 20,00 Euro

Ergonomia cognitiva

Grazie ai supporti digitali possiamo abbassare il nostro carico cognitivo e, per esempio, delegare il compito di ricordare tutti i numeri della nostra rubrica. Il lavoro che dobbiamo compiere viene svolto dalla rubrica, che funziona attraverso regole precise. Un aiuto indispensabile. Non abbiamo seguito nessun corso per imparare a consultare la rubrica cartacea. E nemmeno quella del nostro telefono, o della gestione dei contatti su una piattaforma social. Forse abbiamo dovuto chiedere a qualcuno più smanettone di noi, probabilmente non sappiamo esattamente come funziona, però l’importante è che arriviamo all’obiettivo. Per far questo, dovremo compiere una serie di azioni ripetitive, ovvero ripercorrere una procedura. Seguiamo le tracce manifeste nell’interfaccia della procedura algoritmica pensata da altri per noi. La procedura coincide con i passi dell’algoritmo sottostante.

L’organizzazione del nostro sistema cognitivo si basa principalmente sulle facoltà intuitive e sul ragionamento. Affidandoci all’intuizione, non facciamo altro che interpretare un contesto attraverso schemi mentali che fanno già parte del nostro bagaglio mnemonico inconscio. Lo sforzo cognitivo e computazionale è minimo, dal momento che non dobbiamo pensare a quello che stiamo facendo. Agiamo in maniera automatica.

Il ragionamento invece richiede uno sforzo cognitivo notevole, dobbiamo soffermarci su un problema, fare ipotesi, seguire una sequenzialità che impone un ritmo lento e un pieno coinvolgimento. L’intuizione ci permette di agire e di usare uno strumento senza essere in grado di spiegarne il funzionamento, mentre il ragionamento può renderci in grado di spiegare esattamente come funziona qualcosa senza essere in grado di usarlo.

Una virtuosa del violino può non avere idea di come funzioni la propria muscolatura, ma sa usarla alla perfezione. Viceversa, possiamo essere in grado di descrivere teoricamente i passaggi per guidare un trattore leggendo un manuale, senza essere in grado di guidarlo in pratica.

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