Divinità queer tra sciamanesimo e transcorporeità
CSOA Forte Prenestino
sabato 6 aprile 2024 ore 19:30
Forte Infoshop presenta per la Favolosa Fortezza
DIVINITÀ QUEER TRA SCIAMANESIMO E TRANSCORPOREITÀ
Come i saperi magico-religiosi si intrecciano con la cultura queer?
Due volumi a confronto ci accompagnano alla scoperta dell’attivismo magico e dello sciamanesimo nepantlero di Anzaldua e del concetto di transcorporeità di Strongman, che permettono di vedere il corpo come luogo aperto e la psiche umana e il genere come molteplici, rimovibili ed esterni al corpo, che funziona come loro casa.
presentazione dei volumi:
• Gloria Anzaldúa
Luce nell’oscurità. Luz en lo oscuro
Riscrivere l’identità, la spiritualità, la realtà. Traduzione di L. Scarmoncin, cura del gruppo Ippolita
Nel servirsi di un approccio multidisciplinare e di uno schema “narrativo” teorizza le lotte per la rappresentazione, l’identità, l’iscrizione del sé e l’espressione creativa. Attraverso testi creativi e teorici si assiste a un continuo mutamento di posizione, a un fenomeno di dissonanza culturale e di convergenza di mondi in conflitto. Anzaldua, come gran parte delle persone, abita diverse culture ed entra ed esce dalle prospettive che vi corrispondono.
• Roberto Strongman
Divinità queer
Candomblé, Santería e Vodou: transcorporeità nelle religioni dell’atlantico nero. Traduzione di P. Stella Casu.
In Divinità queer Roberto Strongman esamina il Vodou haitiano, la Santería cubana e il Candomblé brasiliano per dimostrare come i rituali religiosi di possessione e trance permettano agli esseri umani di vedere sé stessi quali incarnazioni del divino. In questi rituali, la commistione tra umano e divino produce identità di genere indipendenti dal sesso assegnato alla nascita. In contrasto con la visione cartesiana dello spirito chiuso nel corpo, nelle religioni afrodiasporiche il corpo è un luogo aperto.
presenta la serata un* componente di
Ippolita
gruppo di ricerca indipendente che si occupa di attivismo culturale, cura alcune collane di libri per Mimesis e Meltemi dal taglio intersezionale in cui sono comparsi testi di bell hooks, Audre Lorde, Monique Wittig, Rachele Borghi, Federico Zappino
Ippolita è anche un autorialità collettiva che ha scritto diversi saggi di critica digitale e filosofia della tecnologia.