Contro il tecno-fascismo

Il nostro intervento a Radio Virus:

Contro il tecno-fascismo intervento a Radio Virus

Il dispositivo di cura, come dice Ivan Illich può diventare uno straordinario dispositivo di oppressione. Quando pensiamo alla cura preferiamo allora ricorre al concetto greco di epimeleia heautou (cura del sé) che per noi diventa hacking del sé , la capacità cioè di auto-osservazione e ricombinazione di sé e del proprio Corpo senza Organi. Il Sé come relazione trans-individuale, come dipendenza operativa che prolunga il nostro corpo nella sfera del collettivo.

La prevenzione non si fa con gli algoritmi, ma con la diffusione di pratiche anti-infettive condivise in un network fisico di luoghi e persone. Il modo migliore di usare la tecnologia certe volte è una sua applicazione metodologica, organizzativa. Una rete de-centralizzata infatti è la sola organizzazione in grado di creare unità autonome locali che possano reggere grossi attacchi esterni. E la rete dei servizi socio-sanitari locali ha già in se queste caratteristiche, occorre prendersene cura, potenziarla, innovarla anche attraverso la tecnologia. Ma non pensare che la tecnologia possa sostituirla. La sicurezza la fanno gli umani quando sono messi nella condizione di agire in modo autonomo, rapido e competente

 

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