Ancora con Bernard Stiegler

Venerdì 1° aprile dalle ore 17 alle 19, a Roma in via della Dogana Vecchia 5, la presentazione, organizzata da CRS, OperaViva e Red Mirror, de “La miseria simbolica: 1. L’epoca iperindustriale; 2. La catastrofe del sensibile” (Meltemi editore). Ne discutono Daniela Cotimbo, Rosella Corda, Gruppo Ippolita, Teresa Numerico, Stefano Simoncini. Coordina Giuseppe Allegri.

Ne “La società automatica” Bernard Stiegler (1952-2020), ìl grande studioso, filosofo, ricercatore e innovatore, allievo di Jacques Derrida, rifletteva sul fatto che “quando la maggior parte dei creatori di Internet lamenta il modo in cui la loro creatura è caduta così in basso, la loro collera è male indirizzata. La colpa non è di questa entità amorfa bensì, prima di tutto, dell’assenza di una politica di sinistra in materia di tecnologia”, così “lo scopo di quest’opera è contribuire a stabilire le condizioni di una tale politica, riprogettando le architetture digitali e in particolare quelle del Web”. Perché, nello scandagliare l’avvento della società automatica dell’era digitale, Bernard Stiegler ci ha sempre indicato i possibili spazi immaginativi di pratiche comuni per scardinare la standardizzazione della vita quotidiana e mettere in tensione prevedibile e imprevedibile, atteso e inatteso, presente e futuro.

Con la traduzione dei due volumi, La miseria simbolica, 1. L’epoca iperindustriale (2021) e La catastrofe del sensibile (2022) per la collana Culture radicali di Meltemi editore, il pensiero di Stiegler torna a interrogarci sul vuoto estetico che attraversa le società tardo o iper-moderne, del lavoro alienato, delle masse sospese tra l’essere consumatori passivi su piattaforme digitali e sottoccupati precari-e incastrati in vite logorate e luoghi inospitali. Ma proprio dinanzi ai pervasivi processi comunicativi del marketing digitale è possibile riattivare gli spazi di una lotta estetica che è immediatamente lotta politica, in cui le pratiche, a partire da quelle artistiche e del lavoro culturale e della conoscenza, innescano mutamenti del sensibile che innovano società e istituzioni.

Questa presentazione, vuole essere l’occasione per rilanciare una discussione collettiva in questi tremendamente bellicosi tempi pandemici, aperta alla condivisione e alla diffusione del pensiero e delle ricerche di Bernard Stiegler, un lascito culturale e immaginativo che continua e continuerà a parlarci.

Altre info: https://centroriformastato.it/iniziativa/ancora-con-bernard-stiegler/

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