I.I.S. Galilei, Crema. 8 novembre 2018.

Laboratorio di 3 ore su Gamification e Delega Cognitiva, proposto all’interno del Piano Nazionale Scuola Digitale.

Durante il laboratorio abbiamo riflettuto sulla Gamification e sulle implicazioni cognitive dell’uso degli strumenti digitali, in particolare quelli commerciali. Hanno partecipato i docenti dell’istituto, coinvolti nel progetto Accoglienza e “Cittadini della Rete”. Dopo aver giocato e analizzato le interfacce di alcuni giochi competitivi e premiali, abbiamo lavorato in gruppi, mettendo le mani sui nostri dispositivi. Assieme abbiamo elaborato una riflessione sulle criticità relative, in particolare, alla gamification fuori e dentro i contesti scolastici.

Abbiamo anche sfatato un mito: quello dei nativi digitali.

Per un’introduzione al mito dei nativi digitali vi proponiamo questo articolo pubblicato per Arivista Anarchica.

Nativi Digitali

Individui nati insieme alle tecnologie digitali. Il termine vorrebbe individuare una generazione di persone a loro agio con queste tecnologie, in opposizione alle generazioni precedenti, definite immigrati digitali. Diffusa in ambito sociologico e giornalistico, la locuzione non ha valore scientifico dal punto di vista neuro-cognitivo.

Una questione di testa e di abitudini

I nativi digitali non esistono nel senso che persone nate insieme alla Tv (anni Quaranta del XX secolo) possono diventare abilissimi smanettoni, impegnarsi in relazioni interpersonali mediate dai dispositivi digitali, trovare più interessanti e coinvolgenti le realtà multimediali interconnesse rispetto alla quotidianità disconnessa. Ovvero presentare tutte le caratteristiche qualitative e quantitative di uso e abuso dei media digitali riconosciute come peculiari dei cosiddetti nativi.

Tutti gli esseri umani dotati di un cervello possono diventare nativi digitali perché il cervello è estremamente plastico e si modifica molto rapidamente nell’apprendimento di procedure, tanto più se gamificate. Questo non significa affatto che queste persone siano in grado di comprendere, analizzare, modificare e insegnare i meccanismi procedurali che ripetono! La presunta differenza generazionale fra nativi e immigranti digitali si basa sulla confusione fra diverse tipologie di apprendimento e memoria, in particolare fra memoria procedurale e memoria dichiarativa.

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