Materialismo Magico

Una cerchia di discussione per Le Alleanze dei Corpi Settembre 2024

Il collettivo Trickster pubblica la sbobinatura della cerchia di discussione della sezione Transmateria

Matarialimo Magico. Una cerchia di discussione per Le Alleanze dei Corpi Settembre 2024 condotta dal collettivo Ippolita. Con la partecipazione di Jessica Murano storica della medicina e della psichedelia, Marta Palvarini designer di giochi di ruolo, Arianna Forte curatrice d’arte.

Gruppo Ippolita:

Sono felice di essere qui alle Alleanze dei Corpi e ringrazio la direttrice artistica Maria PaolaZedda che ci ha invitatate e introdotte, ma anche Francesca Marconi e Barbara Stimoli che hanno curato la sezione Transmateria, senza le quali non si sarebbe potuto organizzare questo momento così particolare. Io sono Hanay Raja del gruppo Ippolita.

La cerchia di discussione prende il nome Materialismo Magico da un libro che è una bella collettanea curata da Stefania Consigliere dedicata alla svolta ontologica in antropologia che ci ha molto ispirate e che trovate disponibile nello stand della Libreria Antigone, che ringrazio per la presenza e la selezione di libri davvero molto ampia che attraversa tutto il discorso, diciamo, del Nuovo Materialismo Femminista un tema che è fondativo di queste giornate di festival. Allora, sono qui con tre ospiti assolutamente d’eccezione.

Alla mia sinistra Jessica Murano, che è una storica della medicina e della psichedelia. Poi Marta Palvarini, designer di giochi di ruolo. E Arianna Forte, che è una curatrice d’arte. Abbiamo chiamato a rimestare nel nostro calderone queste tre streghe.

Ieri c’è stato un raid aereo su Beirut da parte degli israeliani, nel pensare a quella sponda del mediteraneo mi è venuta in mente una grande dea che si chiama Tanit, un’antica del Libano, della Libia, di Tunisi, ha un’ origine fenicia. Se la cercate, Tanit ha un simbolo molto particolare. Un’amica lesbica libanese l’aveva tatuata sulla mano e mi diceva che molte ragazze lesbiche in Libano usano il simbolo della dea Tanit per riconoscersi a vicenda. Questo modo sincretico di risignificare le grandi dee del passato è uno dei modi in cui io intendo la relazione tra il politico e il magico: come potenza simbolica che ci aiuta a impoterarci da un punto di vista femminista. Quando si parla di magia, di culture sapienziali, di sciamanesimo, ma anche di pratiche di cura alternative a quelle della medicina ufficiale, i nostri ambienti antagonisti sono sempre un po’ restii all’ascolto e alla considerazione reale di queste pratiche e di questi saperi anche se le pratiche somatiche alternative siano assolutamente contigui all’ambiente culturale che attraversiamo. Ma non vengono legittimate attraverso il discorso pubblico e collettivo. Questo dipende dal fatto che la nostra cultura antagonista di estrazione socialista, libertaria, marxista con tutte le sue sfumature, ha abbracciato sostanzialmente il pensiero positivista, quindi un certo tipo di razionalità strumentale. Invece abbiamo bisogno di pensare anche la razionalità in un altro modo e questo è solo uno dei perni della questione perché c’è anche la necessità di emanciparsi dall’indottrinamento della Chiesa Cattolica perché ci ha lasciato delle cicatrici indelebili e ancora oggi dobbiamo lottare perché la cultura catto-fascita di questo paese non prenda il sopravvento sulla vita delle donne e delle persone queer. Purtroppo abbracciando il positivismo abbiamo scelto di bollare come superstizione tutta la cultura sapienziale, ancestrali, che non solo è costituisce una strada verso il buon vivir, ma anche perché forse è uno dei modi possibili per disinnescare il realismo capitalista. Il magico e le forme del magico sono un possibile antidoto all’iperrealtà che ci soverchia, anche attraverso i prodotti di consumo dell’informatica commerciale. Da qualche anno ormai si parla di nuovo materialismo femminista, complice certamente la pubblicazione di Chthulucene di Haraway che ha rilanciato il tema.

Continua la lettura su Trickster