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Autodifesa Digitale per i Centri Antiviolenza
19 e 27 Novembre 2020

“L’autodifesa digitale e l’analisi tecnopolitica sono fondamentali anche nell’agenda transfemminista. Rispondere ai bisogni formativi delle operatrici dei centri antiviolenza è un passo importante nella costruzione collettiva di tecnologie decoloniali e gender queer. In questo momento di lockdown le richieste di aiuto sono in aumento e gli strumenti devono essere aggiornati nella direzione della massima tutela della privacy e dell’autonomia tecnologica del prezioso servizio che i centri antiviolenza svolgono per tutt* noi”

17 e 19 Novembre – on line

Webinar di Autodifesa Digitale a cura del Gruppo Ippolita per iniziativa della Cooperativa Sociale ISIDE dedicato alle operatrici dei Centri Antiviolenza.

Il seminario trae le mosse dal volume Tecnologie del Dominio. Lessico minimo di autodifesa digitale.

Il webinar di Autodifesa Digitale dedicato alle operatrici è a numero chiuso! Se però sei un operatrice, fai parte di un centro antiviolenza e ti piacerebbe organizzare un seminario scrivi una mail a info_at_ippolita.net stiamo cercando di ragionare su un secondo incontro per lavorare con gruppi il cui numero non superi le 10 persone. L’obiettivo del webinar è aggiornare le competenze tecnopolitiche delle operatrici affinché possano intervenire sia in un’ottica di prevenzione che di protezione nei confronti delle loro utenti.

La violenza virale è strutturale

Una profonda e dettagliata intervista a Roberta Nicosia, psicologa referente centro antiviolenza Estia, cooperativa sociale Iside – a cura di Non Una di Meno Venezia.

Due settimane fa circa la rete D.i.Re. (Donne in Rete contro la violenza) ha presentato i risultati di una rilevazione dei contatti alle proprie strutture a livello nazionale durante il periodo di lockdown. Cosa possiamo evincere dai dati presentati?

Nel pieno dell’epidemia Covid-19, la rete nazionale dei centri antiviolenza D.i.Re ha chiesto alle oltre ottanta organizzazioni che la compongono un monitoraggio specifico delle richieste arrivate nel periodo di emergenza. I dati ad oggi disponibili coprono il periodo dal 2 marzo al 5 aprile e fanno emergere un panorama che merita un approfondimento.

A livello nazionale, nei 35 giorni coperti dalla rilevazione, 2.867 donne si sono rivolte ai centri antiviolenza, di queste 806 per la prima volta. Se prendiamo in considerazione la media mensile registrata nell’ultima rilevazione statistica del DiRe (2018), si rileva un aumento di contatti pari al 74,5%. Un dato che preoccupa invece sono le nuove richieste di aiuto, che rappresentano solo il 28% del totale, quando invece nel 2018 rappresentavano il 78% del totale delle donne accolte.

Continua la lettura dell’intervista su Globalproject

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