Sabato 29 Settembre
h 11.00 – 13.00
Palermo
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Gruppo Ippolita Manifesta Palermo Biennale Arte Contemporanea

Sabato 29 Settembre  Palermo
h 11.00 – 13.00
intervento di Ippolita a Manifesta12 Palermo con Tiziana Terranova e Ippolito Pastellini

Gruppo Ippolita Manifesta Palermo
Il secondo segmento del Public Programme, Accountable Networks apre la ricerca di Manifesta 12 Palermo al tema del regime globale di flussi che domina la società contemporanea, cercando di capire come le strutture di potere si adattino o oppongano resistenza a questa essenziale condizione di fluidità. Gruppo Ippolita Manifesta Palermo

Cosa resta oggi delle tradizionali strutture di potere basate sugli stati-nazione, in un mondo in cui ambizioni, programmi, ritmi e obbiettivi rispondono a forze astratte, interessi privati trans-nazionali, intelligenze algoritmiche, processi ambientali ingovernabili e disuguaglianze sempre più marcate? Come può la società civile reinventare una pratica di governo democratica e accedere a livelli di potere politico globale? Esiste un possibile punto di convergenza tra il progetto sociale del Ventesimo secolo e l’accelerazione tecnologica e l’economia neo-liberale del Ventunesimo?

Sulla scorta del lavoro condotto per l’esposizione principale, Accountable Networks offre al pubblico nuovi modi di cogliere, tracciare ed accedere ai flussi in cui si configurano le strutture politiche di oggi. Attraverso interventi di film-maker, ricercatori, artisti, e teorici, Manifesta 12 Palermo si propone di rendere tangibili quei network invisibili, portando ciò che è astratto a un livello sensoriale, dunque accessibile e aperto al dibattito. Il Public Programme diventa quindi un ulteriore tavolo di confronto, spazio in cui ampliare la ricerca in corso sulle potenzialità della dimensione politica, in un’epoca dominata da mutevolezza e intangibili sistemi di potere.

Anche in questo caso, Palermo ha un ruolo centrale nella stessa identificazione di queste chiavi di ricerca. La città siciliana – un punto di snodo all’interno di un sistema di movimenti transnazionali, una città soggetta per decenni allo sfruttamento criminale e all’incuria politica – ci offre l’occasione di comprendere quali spazi rimangano ancora aperti a interventi collettivi, individuali e non-umani nel contesto dei flussi globali della nostra contemporaneità.

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