Reality hacking Conflitto Antispecismo

Fornace Rho

Presentazione del volume Tecnologie del Dominio e dibattito

Ippolita ne parla con blicero, membro del collettivo autistici.org si occupa di tecnologia e politica, ha partecipato a diverse esperienze della scena digitale italiana da Indymedia agli Hackmeeting fino a Reload Reality Hacking.
Ad aprire la serata Marco Reggio, attivista per la liberazione animale che si occupa di intersezioni tra teoria queer e antispecismo e di resistenza animale. E’ redattore di Liberazioni, rivista di critica antispecista liberazioni.org

Un estratto dal volume  Tecnologie del Dominio, Meltemi editore: Che cos’è la Trasaparenza Radicale?

Secondo quanto ci viene detto dunque la realtà della nostra vita online sarebbe avere un’unica immagine del sé che vada bene per tutti, un profilo generale che armonizzi una pubblicità ben riuscita di noi stessi (un io lavorativo aggressivo, un io famigliare affettuoso, un io sessuale appetitoso, un io amicale empatico, un io sociale altruista…). Ecco che l’identità diventa una forma di auto-marketing, concetto che oggi si qualifica come self branding in cui è ormai dato per assodato che siamo merce. Al pari degli altri prodotti di consumo, ma privilegiati di una coscienza vivente, dobbiamo essere capaci di venderci in un mercato del lavoro da cui il lavoro è scomparso da tempo. In effetti ora è più chiara l’ossessione per la “reputazione” di cui sembriamo affetti da ormai un decennio.
Siccome l’identità si costruisce nella relazione con gli altri, il giudizio che questi altri hanno di noi diventa fondamentale. In un panottico digitale completamente trasparente dove siamo portati a comportarci come se fossimo personaggi pubblici e in cui l’opinione viene quantificata in un sistema di punteggio subito evidente (condivisioni, like, notifiche di varia forma) l’individuo viene a conoscenza di un fenomeno di sé che per la prima volta è possibile misurare: il capitale reputazionale. Nella profonda crisi economica che caratterizza questo tempo è facile indurre le persone ad aggrapparsi tenacemente ad un surrogato di ricchezza (anche le più colte, anche i non ventenni) che Foucault avrebbe definito facilmente reddito psichico. Un senso di ricchezza del tutto reale: fisico, misurabile, soggetto a perdita improvvisa, da incrementare. Eppure mai scambiabile in moneta corrente. Insomma nella società della trasparenza abbiamo un credito relazionale avendo sempre meno credito economico.

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